La vicenda che vede coinvolte Vivendi e Mediaset si sta aprendo a nuovi sviluppi. Lo scorso aprile Agcom aveva intimato a Vivendi di scegliere tra Mediaset e Telecom Italia. La questione era nata per via dalla posizione in cui Vivendi si trova in virtù delle quote detenute: 23.9% in Telecom e il 29.9% in Mediaset. Agcom sostiene che Vivendi abbia violato le norme del Tusmar (Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici). Si cita in particolare l'art.43 comma 11:
Le imprese, anche attraverso società controllate o collegate, i cui ricavi nel settore delle comunicazioni elettroniche, come definito ai sensi dell'articolo 18 del decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, sono superiori al 40 per cento dei ricavi complessivi di quel settore, non possono conseguire nel sistema integrato delle comunicazioni ricavi superiori al 10 per cento del sistema medesimo.
La comunicazione del colosso francese è ora giunta sul tavolo dell'Autorità garante, e sul contenuto del piano vige per ora uno stretto riserbo. Ovviamente non mancano le indiscrezioni: alcune fonti sostengono che l'intenzione di Vivendi consisterebbe nell'affidare ad una fiduciaria i diritti di voto eccedenti il 9,9% dei titoli Mediaset, preservando quindi la quota in Telecom. Contemporaneamente è stato anche presentato un ricordo al TAR contro la decisione di Agcom.