Qualche tempo fa ricordo che Eric Schmidt, forse quando era ancora CEO di Google, fece una battuta sul tempo retribuito che i suoi dipendenti potevano/possono impiegare nella realizzazione di qualsiasi progetto ispirasse loro: "sono ingegneri, hanno un concetto di divertimento ben diverso da quello di una persona normale", disse. Ecco: la patata a guida autonoma è un esempio talmente perfetto di cosa volesse intendere che c'è quasi da piangere.
Chiunque abbia fatto la scuola dell'obbligo sa che una patata è in grado di generare una piccolissima carica elettrica. Ma solo un ingegnere poteva pensare di incanalarla in un condensatore, aggiungerci due motorini elettrici, quattro ruote e un chip per determinare in quale direzione muoversi.
Pontus, così si chiama la patata, non è una campionessa né di autonomia né di velocità: il condensatore ci impiega 15 minuti a caricarsi per muovere i motorini non più di una decina di centimetri per volta; poco più di 7 metri al giorno. Diciamo che una Tesla riesce a fare qualcosina di meglio. Ma provate voi a mangiare una Model S al forno... Alla faccia tua, Musk! Eccovi il capolavoro: