Da tempo l’Unione Europea sta investendo sul digitale, cercando di unificare il mercato europeo e facilitare la circolazione di cittadini, merci e servizi all’interno del Vecchio Continente. Si tratta di un intento lodevole, che punta nella giusta direzione e rappresenta uno dei motivi di fiducia dell’Europa unita.
A tal proposito, vale la pena spendere qualche parola in merito agli obiettivi per il digitale che l’Unione Europea si prefissa di raggiungere, a partire dal 2017.
Stop ai costi roaming
Se ne parla da parecchio tempo: l’Unione Europea vuole abolire i costi aggiuntivi per il roaming all’interno dall’UE a partire dal 15 giugno 2017. Il piano è già stato approvato in data 12 dicembre ma ci saranno delle condizioni relative al fair use di chiamate, SMS e soprattutto traffico dati per fare in modo che gli utenti utilizzino correttamente la propria SIM all’estero (in caso di viaggi o soggiorni all’estero, ma senza approfittare delle offerte telefoniche più vantaggiose di altri paesi per eludere i costi della propria nazione). Potete approfondire dal link di seguito.
APPROFONDISCI: Unione Europea approva l’Eurotariffa e il blocco dei costi di roaming
Stop al geoblocking
Manca ancora l’ok finale dell’UE, ma la fine del geoblocking implica la possibilità di acquistare prodotti online in paesi diversi dal proprio, senza essere reindirizzati a divisioni nazionali. Si parla di qualsiasi tipo di prodotti, da vestiti a tecnologia, passando anche per servizi come l’autonoleggio: banalizzando, vuol dire ad esempio avere la possibilità di acquistare da Media Markt francese senza essere reindirizzati al MediaWorld italiano, di comprare senza problemi da Amazon.fr e così via.
Portabilità dei contenuti
Anche qui manca l’ok finale dell’Europarlamento, ma si tratta della possibilità di fruire anche all’estero dei contenuti audiovisivi per cui si paga un abbonamento nel proprio paese.
Anche qui, semplificando, significa poter utilizzare senza alcun tipo di limitazione il proprio account Netflix, Spotify, Deezer e quant’altro all’interno dell’Unione Europea, senza blocchi nazionali.
Taglio IVA ebook
Anche in questo caso manca ancora l’ok definitivo da parte di Bruxelles, ma ad inizio dicembre si è raggiunta un’intesa per la riduzione delle aliquote sugli ebook (tra l’altro fortemente voluta dall’Italia, con il movimento #Unlibroèunlibro).
In sostanza, a partire da gennaio, ogni paese dell’UE potrà applicare sui contenuti digitali (ebook) la stessa riduzione delle aliquote applicata sui libri cartacei (in Italia al 4% invece che al 22% come gli altri prodotti). Questo, tra l’altro, dovrebbe favorire anche gli autori minori che scelgono di auto-pubblicare i propri ebook su piattaforme come Amazon o altri negozi online.
Riforma del copyright
Nonostante l’opposizione di Facebook e Google, entro la fine di giugno 2017 è prevista la chiusura di un accordo sui diritti d’autore online, che regoli la giusta remunerazione dei creatori di contenuti (editori, artisti e così via) da parte delle piattaforme che diffondono e guadagnano sui suddetti contenuti (ad esempio Facebook e YouTube). Quel che ci si augura, ovviamente, è che YouTuber, creativi e artisti di tutti i tipi possano avere una giusta retribuzione del proprio lavoro.
E-privacy
Non ci sono ancora molte informazioni in merito al contenuto della proposta, ma da gennaio Bruxelles proporrà delle riforme per rafforzare la tutela dei dati personali online, con regole più strette per i fornitori di servizi di messaggistica e social network (quali Facebook, WhatsApp, Skype)
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