Non si fanno più monitor CRT: sempre più dura per i cabinati arcade

Cattive notizie per gli appassionati dei cabinati arcade: più nessuno fabbrica i monitor a tubo catodico. L'ultima società che li produceva ha venduto impianti e macchinari a una società cinese, che però non è riuscita a realizzarli in modo soddisfacente. Il problema è che il processo di produzione di un monitor a tubo catodico richiede ancora molto lavoro manuale altamente specializzato - "quasi una forma d'arte", dicono gli addetti ai lavori. Siamo ormai arrivati al punto in cui non c'è quasi più nessuno che lo sa fare (un video esplicativo del processo lo trovate QUI, è in inglese).

Dream Arcade, uno dei produttori di cabinati arcade (non coin-op) più grandi rimasti al mondo, ha detto a VentureBeat che il suo ultimo stock di monitor da 29 pollici è ormai ridotto a poche unità; per quanto riguarda quelli di altre dimensioni, ci sono alcune scorte che garantiranno la produzione nel 2017 e nel 2018. Dopodiché, è il caso di dirlo, è game over.

Naturalmente i giochi e i sistemi continueranno a funzionare, ma a quel punto l'unica alternativa sarà rivolgersi ai monitor LCD. Ogni appassionato di giochi vintage sa che è una soluzione ben distante dall'ideale, per una lunga serie di motivi tecnici ed estetici. A prescindere da quale delle due tecnologie sia più nuova e moderna, i giochi "nativi CRT" risalteranno al meglio su un CRT.


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