Loredana insegna in un Liceo, ha un'innata passione per la lettura, ma, come tanti giovani precari, deve fare i conti con la necessità di lavorare fuori sede, sempre a caccia della provvidenziale supplenza. La libreria del suo monolocale è stracolma di libri cartacei, ma il desiderio di continuare a leggerne altri è sempre intenso. Un giorno la incontro, le parlo e capisco che non è una techno fan, uno di quegli utenti che ama il prodotto tecnologico fine a se stesso, ma quando inizia a raccontarmi la sua passione per i libri e di come, grazie alla tecnologia, può continuare a coltivarla, mi appaiono chiari i contorni di una bella storia che val la pena di essere raccontata.
E-book che passione, se son gratis meglio ancora
Gli e-book che Loredana ha imparato ad amare nel tempo costituiscono un mercato che, nel 2016, ha mostrato segnali incoraggianti. Lo conferma l'Associazione Italiana Editori nell'ultimo rapporto sullo stato dell'editoria in Italia (con dati aggiornati al primo semestre dell'anno da poco concluso). Uno degli indicatori più interessanti riguarda l'aumento del numero di e-book prodotti nei primi sei mesi dell'anno: 41,538 a fronte dei 26,908 dello stesso periodo dell'anno precedente. Se un incremento del +54% del numero di e-book dice poco, basti sapere che nel periodo di osservazione, per la prima volta, il numero di libri in formato digitale ha superato quello dei libri cartacei. Secondo l'AIE, il risultato è stato determinato da due fattori: da un lato l'aumento del self publishing digitale, dall'altro la circostanza che le case editrici hanno spinto l'acceleratore sull'attività di recupero del catalogo, ovvero sulla trasposizione in versione digitale delle pubblicazioni cartacee.
Al di là delle cause, è certo che, rispetto ad un anno fa, l'offerta di e-book è molto più ampia e di tale circostanza utenti come Loredana non possono che esserne felici, per i motivi che saranno più chiari a breve. La nostra amica lancia un'occhiata verso un paio di volumi posati sul tavolo del soggiorno e poi, con malcelato orgoglio, afferma: io leggo tanti libri, ma non li pago. Mi dico: eccone un altro, c'è chi usa software craccato, lei scarica gli e-book. Ma ho pensato male (mea culpa) troppo presto: di lì a poco mi racconta del prestito bibliotecario dei libri digitali ed il fatto che nel farlo i suoi occhi sprizzino gioia mi fa capire che per lei è come aver trovato la panacea di ogni astinenza dalla lettura.