Google sta lavorando a fondo sulle intelligenze artificiali e sulle nuove tecnologie per il riconoscimento visuale su mobile, e i progetti come Google Lens e TensorFlow lo testimoniano in maniera chiara.
Ulteriore conferma sugli sforzi di Big G in questo settore arriva da MobileNets, un nuovo set di API open-source che permette d’integrare direttamente sui dispositivi gli algoritmi per il riconoscimento visuale, sfruttando solo la potenza dell’hardware senza richiedere l’accesso ad internet.
Questi nuovi strumenti offrono reti neurali scalabili a seconda delle specifiche del dispositivo in uso. In sostanza, più sarà potente il processore del nostro smartphone, meglio funzioneranno gli algoritmi di riconoscimento.
Le possibili applicazioni sono potenzialmente infinite: MobileNets potrà essere usato per il riconoscimento di volti e luoghi nelle foto, saprà distinguere le razze dei cani, potrà individuare gli oggetti che verranno inquadrati con la fotocamera dello smartphone e migliorerà anche i servizi in realtà aumentata.
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Ovviamente dovranno passare mesi – o forse anni – prima che il riconoscimento visuale diventi una tecnologia usata e diffusa su tutti i dispositivi mobili, ma tutte le maggiori case tecnologiche stanno puntando forte su questo settore, e questo non può far altro che piacere agli amanti della tecnologia.
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