Con l’occasione dell’evento Huawei dedicato ai suoi nuovi portatili (Matebook X, Matebook E e Matebook D) abbiamo pensato di mettere alla prova il famigerato roaming gratis in Europa, per vedere come si comporta direttamente sul campo. Il risultato è stato, per ora, al di sotto delle aspettative, ma ci sono delle attenuanti.
La nostra prova è avvenuta in Germania, nell’arco di una singola giornata, e la SIM italiana utilizzata è a brand Wind. Inizialmente, come vedrete dal video, era attiva un’altra opzione sulla SIM (in questo caso “eurotariffa a consumo” che in pratica ci impediva di utilizzare le soglie nazionali anche all’estero. Questo fatto è importante, perché com’è stupidamente sfuggito al sottoscritto, potrebbe sfuggire a molti, pensando invece che si attivi in automatico l’utilizzo della tariffa italiana anche all’estero.
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Superato questo impasse, le cose sono andate meglio dal punto di vista dei costi, ovvero non è più stato scalato un centesimo, ma restano comunque alcuni dubbi residui sull’intero sistema. Anzitutto la velocità di connessione era del tutto inadeguata. Come vedrete dallo speedtest nel video, pur essendo connessi in 4G, era chiaramente attiva una qualche limitazione di velocità che ci bloccava a velocità tali da bastare a malapena per la messaggistica.
Secondariamente, ma nemmeno poi così tanto, non c’è un modo di monitorare facilmente il servizio. Sì perché, almeno per quanto riguarda Wind, di tutti i GB attivi sul vostro piano dati, solo quelli che fanno parte della tariffa base dovrebbero essere validi all’estero (ovvero sono escluse tutte le promozioni extra che vi hanno aggiunto GB gratuiti, tipo “porta un amico”, ecc.), ma non c’è modo di vedere con precisione quanti di questi GB avete intaccato all’estero, a meno di non avvalersi di app di terze parti che inizino la misurazione quando siete in terra straniera. Ci vorrebbe insomma un po’ più di trasparenza.
Per quanto riguarda il primo punto, possiamo anche pensare ad un qualche problema momentaneo, e nella prossima trasferta in Europa rimetteremo senz’altro alla prova la velocità di navigazione, fiduciosi che le cose cambieranno. Per quanto riguarda il secondo punto invece, pensiamo che ci vorrà un po’ più di tempo, ma saremmo ben lieti di sbagliarci.
To be continued…
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