Qualcomm ha atteso il CES 2017 per svelare tutti i segreti che si celano dietro il suo nuovo chip mobile di riferimento, il tanto chiacchierato Snapdragon 835 realizzato con nuovo processo produttivo e carico di nuove soluzioni tecnologiche. Abbiamo avuto la fortuna di presenziare al Tech Summit che la casa di San Diego ha tenuto lo scorso novembre a New York, occasione in cui per la prima volta si è parlato di SD835 e delle sue potenzialità, adesso finalmente pubbliche.
Sappiamo bene quanto sia importante per Qualcomm il suo flagship, su questo si basano solitamente molti dei top gamma di produttori partner come LG, Samsung, Google, Xiaomi, HTC e tanti altri. Le implicazioni sono dunque molteplici e ramificate, il SoC è divenuto estremamente sofisticato e capace di soddisfare davvero task ritenute impossibili solo qualche anno fa. Ma andiamo con ordine, cerchiamo di capire perché tanto clamore attorno ad un chip mobile.
Il primo fattore di rilievo da considerare è il processo produttivo, il settore sta spingendo così tanto che siamo già arrivati alla realizzazione di uno Snapdragon tramite FinFET a 10nm. Tradotto significa, miniaturizzazione dei transistors, possibilità per CPU e GPU di lavorare a frequenze maggiori a consumi energetici ridotti. SD835 è il 35% più piccolo del suo predecessore 820 e richiede anche un quarto dellenergia in meno (-25%), due vantaggi diretti che permetteranno di sfruttare ancor meglio lo spazio interno, realizzare dispositivi più sottili e con migliore autonomia.