Monitorare il sonno a distanza? Google ha trovato la soluzione

L’introduzione dei dispositivi indossabili sul mercato ha portato diversi utenti a rivedere - seppur parzialmente - il rapporto con lo smartphone: per monitorare la propria attività fisica basta infatti oggi avere una smartband o uno smartwatch al polso, prodotti che consentono (nella maggior parte dei casi) di ricevere anche le notifiche di messaggi e chiamate senza necessariamente tirare fuori dalla tasca il telefono, gestire la playlist musicale preferita e, perché no, scattare una foto da remoto.

Alcuni dispositivi indossabili consentono anche di tenere traccia del proprio riposo, monitorando il sonno durante la notte e fornendo preziose informazioni utili per migliorarne nel tempo la qualità. Vuoi per la scomodità di tenerlo al polso anche quando si è a letto, vuoi per la scarsa autonomia che spesso caratterizza questi prodotti, non sempre si è nelle condizioni di misurare la qualità del proprio sonno, limitandone così i potenziali effetti benefici. Tuttavia, un nuovo brevetto depositato da Google cerca di risolvere questo “problema” proponendo una soluzione alternativa.

Lo US Patent Trademark Office ha infatti pubblicato la documentazione relativa ad un sistema implementato dall’azienda di Mountain View che prevede l’utilizzo di un sensore a infrarossi per tracciare il sonno di una persona. I dati vengono raccolti sulla base dei movimenti effettuati, comparandoli costantemente ad un “profilo del sonno” per determinarne le caratteristiche. Il sistema implementato da Google prevede anche la possibilità di tenere traccia della respirazione attraverso la luce infrarossa riflessa sul retro del dispositivo.


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