Chrome: passa in automatico ai 64-bit su Windows e nuove notifiche su macOS

Nonostante Google abbia rilasciato da diverso tempo la versione a 64 bit di Chrome per sistemi desktop, non tutti gli utenti hanno effettuato il passaggio. La maggior parte dell'utenza, infatti, non si cura del fatto che la versione del browser installata sia a 32 o 64 bit, pur non beneficiando dei miglioramenti relativi alla gestione della memoria, alla sicurezza e alle performance grafiche proprie della variante a 64 bit.

Tutto questo, comunque, è ormai parte del passato, dal momento che su Windows, a partire dalla versione stabile 58, Google ha introdotto la migrazione automatica verso il browser a 64 bit, qualora questo sia supportato dal sistema. Infatti, se in fase di aggiornamento viene rilevata la presenza di un OS a 64 bit, assieme ad almeno 4GB di memoria RAM, Chrome procederà ad installare la versione più consona per il sistema.

Come detto poco fa, questa novità riguarda gli ambienti Windows, mentre quelli macOS hanno potuto riscontrare una piccola modifica della gestione delle notifiche a partire da Chrome 59 beta. L'immagine seguente mostra che il browser Google ha definitivamente abbandonato il sistema di notifica proprietario, in favore di quello integrato su macOS. Questo permette di avere una maggiore coerenza grafica all'interno del sistema operativo di Cupertino.


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