Una ricerca mostra come evolveranno i servizi Ultra HD nei prossimi anni

Un rapporto stilato da Video Industry di Eutelsat fa il punto sullo stato dei servizi Ultra HD. La maggior parte degli operatori (pay TV su satellite, fibra, cavo, canali free to air, TV private, servizi in streaming eccetera) ha già lanciato o prevede di avviare il supporto all'altissima risoluzione entro i prossimi 5 anni. I dati si riferiscono al 2016 e riportano le seguenti percentuali:

  • il 35% è già attivo con l'Ultra HD
  • il 9% prevede di partire nel corso del 2017
  • il 22% prevede di attivarsi entro 2-5 anni
  • il 9% prevede di migliorare l'HD
  • il 25% non ha alcun piano

Il sondaggio è stato condotto tra gli addetti ai lavori del settore audiovisivo provenienti da 38 Paesi. Le intenzioni dei principali operatori sono considerate importanti per via dell'evoluzione del mercato TV. IHS Research stima che il numero di schermi Ultra HD venduti nel mondo supererà i 122 milioni di pezzi entro il 2020. Vi sarà quindi sempre più richiesta di contenuti con pari risoluzione.

Il satellite viene attualmente percepito come la piattaforma di distribuzione preferita per l’Ultra HD. Le motivazioni consistono in una più agevole gestione dei requisiti di densità di banda richiesti dalla tecnologia UHD e nell'ubiquità e stabilità del segnale, indipendentemente dal numero di telespettatori. Il 42% degli intervistati ritiene quindi che il satellite sia la tecnologia privilegiata per l’Ultra HD, mentre il 17% ha indicato l’IPTV/fibra.


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